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Buona lettura

Il legame profondo tra Arte e Natura

5 Mag, 2022 | Arte

Gli artisti si sono sempre ispirati alla natura e lhanno interpretata e rappresentata in modi diversi in base ai propri punti di vista.

Lo stesso Claude Monet (1840-1926) affermò di esser diventato pittore grazie ai fiori.

Quella tra Pittura e Natura, in particolare, è una relazione molto stretta.

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Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet che dipinge nel suo giardino, 1873, olio su tela

Quante volte osservando un fiore, il mare o un tramonto abbiamo pensato di contemplare un’opera d’arte?

Una volta mi trovavo al Museo delle Belle Arti di Bruxelles davanti a una delle versioni del dipinto surrealista “L’impero delle luci” di Renè Magritte. Il quadro era esposto infondo a una stanza buia ed era illuminato da una piccola luce che faceva risaltare l’opera in tutta la sua magnificenza. Nel contemplarlo da vicino, in quell’ambiente così particolare, ho provato uno stupore e un coinvolgimento emotivo che non riesco a spiegare con le parole. L’unica cosa che posso dire è che ho provato una sensazione di immensità simile a quella che provo quando ammiro un paesaggio naturale mozzafiato.

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 Magritte, L’empire des lumières, 1961 © Sotheby’s

L’arte è infatti capace di suscitare emozioni contrastanti, di meraviglia o anche d’angoscia, stati d’animo del tutto simili a quelli che possiamo provare davanti alla natura.

Apprendimenti pieni di significato

Pittura e natura possono contribuire, interagendo tra loro, a sviluppare apprendimenti pieni di significato.  Per esempio, attraverso l’osservazione e l’analisi delle opere d’arte si può fare divulgazione scientifica con il fine di promuovere nelle persone una maggiore conoscenza dei fenomeni naturali e delle tematiche ambientali, quali l’importanza della tutela della biodiversità.
Noi uomini siamo animali, non viviamo a prescindere dalla natura ed essa non è un’entità separata da noi. Siamo esseri naturali e conviviamo sul Pianeta Terra insieme a tutti gli altri esseri viventi. Nel corso della nostra storia ci siamo dimenticati di tutto questo e abbiamo assunto via via un approccio antropocentrico che ci ha portato a dominare l’ambiente naturale senza alcun rispetto per la biodiversità e a conseguenti problematiche a danno dell’ambiente naturale e della sopravvivenza del Pianeta.
La complessità che caratterizza l’arte, fatta di varietà di stili, mezzi, materiali e sensibilità diverse, ci può aiutare nel recupero del concetto di complessità del sistema naturale, nella consapevolezza della varietà, intesa come ricchezza, delle forme di vita che caratterizzano la natura stessa.

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 Leonardo Da Vinci, Studio di insetti

Il processo creativo

Il contributo della relazione tra arte e natura non si esaurisce nell’attività di osservazione dell’opera d’arte ma si allarga comprendendo il processo creativo: rappresentare la natura attraverso il disegno e la pittura affina le nostre capacità di osservazione e ci aiuta a rielaborare e fissare le conoscenze.
Impegnarsi in attività artistiche stimola immaginazione e creatività, abilità fondamentali nella risoluzione dei problemi di ogni tipo e, nel caso specifico, nella ricerca di soluzioni sempre nuove per “vincere le grandi sfide ecologiche del futuro” (Marchesini, Natura e Pedagogia).
Ritrarre la natura dal vivo ci offre la doppia opportunità di studiarla da vicino e ampliare quindi la nostra conoscenza e comprensione dei fenomeni naturali ma ci permette anche di sperimentare luci, colori e composizione, un pò come facevano gli impressionisti attraverso la pittura en plein air.
Osservando un fiore esposto al sole, per esempio, potremmo accorgerci che le ombre che esso proietta non sono nere (come spesso le dipingiamo) ma sono costituite da sfumature di colori che dipendono dalla luce, dal colore del fiore, dal suo colore complementare e dalle caratteristiche della superficie su cui è proiettato.

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Claude Monet, La Passerella Giapponese e la Piscina di Ninfee, Giverny, 1899, Olio su tela, Musée d’Orsay, Paris  Fonte: www.arte.it

Materiali naturali

Anche quando consideriamo i materiali di cui ci serviamo per dipingere possiamo ritrovare il particolare intreccio tra arte e natura in vari modi. Possiamo, per esempio, autoprodurre i mezzi per dipingere attingendo dalla natura e prendendo spunto dai pittori delle epoche passate che estraevano i coloranti dalle piante. Oppure possiamo dedicarci all’affascinante tecnica dell’acquerello perché uno dei suoi ingredienti principali è rappresentato dall’elemento fondamentale per la vita: l’acqua.

In particolare quando utilizziamo la tecnica del “bagnato su bagnato”, agiamo all’interno di un’esperienza con risvolti inaspettati e non controllabili totalmente: l’acqua danza con il colore e lo porta in giro con sé offrendoci la possibilità di sperimentare ed educarci all’imprevedibilità, caratteristica della vita stessa.

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Concludo questa riflessione elencando alcuni libri sulla natura:

Kaatje Vermeire. Il giardino di Monet. Ediz. a colori. Kite edizioni, 2020

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Samantha Friedman, Cristina Amodeo, Elena Baboni, Alice Keller, Il giardino di Matisse, Fatatrac, 2019

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Chiara Sallemi, Lorenzo Tozzi, Lucia Scuderi. Alberi InCanti, edito da Fulmino, 2020

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Lucia Scuderi. Il giardino delle meraviglie. Storie, segreti, ricette intorno alle piante del Mediterraneo. Donzelli editore

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Alla prossima!